Qui – per cominciare la nostra visita – c’è la copertina del primo libro-inchiesta Le Colonne d’Ercole. Questo Museo presenta la cronistoria di un gran bel dubbio nato da due mappe che sono sotto la copertina: a sinistra c’è Gibilterra, dove tutti sanno che c’erano le Colonne d’Ercole, a destra c’è la Sicilia quando – nel IV millennio a.C. – era molto più grande e con la sua terra inglobava Malta e quasi toccava la Tunisia. Vedendo queste due cartine fronteggianti, nel libro “Quando il mare sommerse l’Europa” di Vittorio Castellani, un accademico dei Lincei, mi sono chiesto “Ma se gli stretti, un tempo, erano due, perché le colonne d’Ercole sono laggiù a Gibilterra dove i Greci non andavano? E perché non al Canale di Sicilia che ancora oggi – con quelle terre sommerse dalle acque del grande disgelo – è la zona più assassina del Mediterraneo?”. Questa è stata l’origine di tutti i dubbi che porteranno a capire che una prima posizione delle Colonne d’Ercole era proprio tra Malta e Gozo, dove Sabatino Moscati diceva che passava la Cortina di Ferro dell’antichità tra mondo greco e mondo fenicio.
Le “prime” Colonne d’Ercole
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- Articolo pubblicato:Dicembre 24, 2020
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